Cos’è lo stato alterato di coscienza?
È la condizione necessaria per effettuare un “viaggio” sciamanico.
Gli stati di alterazione di coscienza coinvolgono sia l’amplificazione di alcuni processi cognitivi interni sia un disaccoppiamento dell’elaborazione sensoriale.
Lo “stato sciamanico di coscienza” sembra essere caratterizzato da pensieri “orientati internamente”, rapidi cambiamenti della sfera emotiva e della propria immagine corporea, maggiore suggestionabilità e alterazione dell’elaborato sensorio.
Come si raggiunge lo stato alterato di coscienza?
L’alterazione dello stato di coscienza è ottenuta con la percussione continua e monotona dei tamburi, la quale produce cambiamenti nel sistema nervoso centrale, e può variare da una trance leggera a una molto profonda.
Il tamburo, battuto a 240 colpi al minuto, sembra portare in risonanza le onde cerebrali a un intervallo di frequenza molto vicino alle onde teta e alfa. Le onde teta sono quelle emesse durante gli stati di profonda meditazione e di sogno lucido, mentre quelle alfa sono le onde cerebrali tipiche del momento di massimo rilassamento, come quello appena precedente il sonno o dopo una grande fatica fisica.
La rilevazione dell’elettroencefalogramma durante lo “stato sciamanico di coscienza” sembra essere infatti caratterizzato dall’emissione di onde cerebrali di tipo teta con un intervallo di frequenza di 5-9 Hertz, o di tipo alfa con un intervallo di 9-15 Hertz, laddove lo stato di veglia è caratterizzato da onde beta – con un intervallo di frequenza di 15-40 Hertz – cicli al secondo.
Differenti tecniche d’induzione della trance condurrebbero a uno stato di dominio del sistema parasimpatico in cui la corteccia frontale sarebbe dominata da pattern di onde lente originate nel sistema limbico e proiezioni correlate nelle regioni frontali del cervello.
Cosa si intende per “visione” sciamanica?
Durante il viaggio sciamanico si ha l’esperienza della visione. La coscienza, in stato alterato, può percepire un piano di realtà spirituale che è normalmente invisibile in stato di veglia.
Avviene quella che Mircea Eliade chiama “rottura di livello”, in cui lo sciamano non perde coscienza, ma la modifica così da muoversi in maniera consapevole in una realtà “non ordinaria”, a-temporale e a-spaziale.
Non è uno stato mistico di rapimento estatico, quanto piuttosto una percezione più vivida di immagini, suoni e significati che si mostrano alla nostra coscienza quando si trova in questo stato di espansione.
La capacità di visione è innata nell’essere umano, ed è stimolata dalla percussione monotona e ripetitiva del tamburo e del tamburello che producono cambiamenti nel sistema nervoso centrale.
In tale “stato d’ispirazione” lo sciamano non è incosciente ma vede e ode gli Spiriti: è “fuori di sé” perché sta viaggiando in lontane regioni spirituali.
Tutti possono diventare sciamani?
Sì, tutti possono diventare sciamani.
Tradizionalmente lo sciamano diviene tale per ereditarietà o perché riceve una “chiamata” dai suoi Spiriti: egli è il “guaritore ferito”, cioè diviene sciamano dopo aver rischiato di perdere la vita o in seguito a una malattia molto grave che lo ha portato alla soglia del mondo che è “al di là” del nostro.
Ma tali concezioni sono valide all’interno della cultura in cui sono state prodotte.
Invece, la capacità di espandere la propria coscienza e accedere a una dimensione spirituale più profonda e ricca è innata in ogni essere umano.
Lo sciamanismo si avvale di una tecnica che permette di alterare lo stato di coscienza, portandolo a un diverso livello percettivo.
Tale tecnica funziona per tutti, e può essere appresa da chiunque al fine di raggiungere autonomamente la fonte della saggezza e della guarigione.
A cosa serve lo sciamanismo oggi?
Nella società occidentale contemporanea la pratica dello sciamanismo può apparire come una tecnica desueta legata a culture primitive di cacciatori e raccoglitori.
Invece, essendo legata alla capacità innata dell’essere umano di espandere e intensificare la propria coscienza, risulta uno strumento utile anche per l’uomo moderno, anestetizzato da una società sempre più alienata e utilitaristica.
Lo sciamanismo avvicina l’uomo alla sua propria dimensione spirituale e gli permette di esplorare una realtà altrimenti inconoscibile, e tuttavia necessaria a un potenziamento delle proprie forze spirituali. Lo sciamanismo è al servizio di chiunque voglia riconnettersi alla fonte del proprio potere personale; è uno strumento potente di arricchimento, integrazione, guarigione e conoscenza.
Come lo sciamanismo può aiutare chi lo pratica?
L’accesso diretto e personale a una dimensione spirituale ricca di contenuti e significati può essere di aiuto e supporto a chiunque sia alla ricerca di un sostegno e di risposte nella propria vita.
È una tecnica per esplorare sé stessi ed espandere la propria coscienza.
Il contatto trascendente con i nostri Numi Tutelari può diventare una chiave di accesso alla piena realizzazione personale su questo piano di realtà ordinaria, fornendo informazioni e risposte utili anche per i quesiti di tutti i giorni.
La nostra visione del mondo ne viene investita e modificata in positivo, e con essa tutti noi stessi. Lo sciamanismo è un valido aiuto per evolvere, accrescere il proprio potere spirituale e mentale, la propria forza vitale e ottenere consigli e soluzioni ai problemi reali, concreti, pragmatici che attanagliano la nostra esistenza.